
Témoignage d’une bénévole
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25 giugno 2025
Affinché le informazioni sui temi sanitari raggiungano anche le persone socialmente svantaggiate, devono essere accessibili e facili da capire. Le nuove linee guida della Croce Rossa Svizzera (CRS) e dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) offrono ai professionisti un valido aiuto.
Riusciamo davvero a raggiungere tutti con le nostre informazioni? Questa è la domanda che dovrebbero porsi le istituzioni sanitarie, in linea con quanto suggerisce proprio all’inizio la guida di 11 pagine sull’argomento. Ogni gruppo target, infatti, è eterogeneo come la società stessa. Ci sono persone socialmente svantaggiate a causa delle loro condizioni, ad esempio un reddito basso, uno scarso livello di istruzione o un background migratorio. Le persone con un background migratorio, in particolare, fanno fronte a una serie di difficoltà quando stentano a integrarsi o vivono esperienze di migrazione stressanti.

Questi gruppi di popolazione incontrano ostacoli nella ricerca, comprensione e valutazione delle informazioni sanitarie. Le barriere vanno dalla conoscenza insufficiente di una delle lingue nazionali della Svizzera alle ridotte capacità di lettura - un problema per una persona su cinque in Svizzera - fino a un’alfabetizzazione sanitaria carente. Tuttavia, anche i professionisti e le organizzazioni creano ostacoli quando diffondono informazioni incomprensibili o non si assicurano che esse raggiungano il gruppo target. La mancanza di consapevolezza delle disuguaglianze nel campo della salute può avere un ruolo centrale in questo senso.
Le pari opportunità nel campo della salute non sono una questione secondaria. Per essere efficaci, le informazioni sui temi sanitari devono riflettere la realtà sociale. È stato dimostrato che le persone socialmente svantaggiate corrono un rischio maggiore di ammalarsi. «Ecco perché costituiscono un gruppo target fondamentale per quanto riguarda le informazioni sulla salute», sottolinea Katharina Liewald, project manager e co-responsabile della piattaforma migesplus della CRS.
Che si tratti di brochure, campagne, video o siti web, le informazioni sulla salute devono essere accessibili e facili da capire. Questo obiettivo può essere raggiunto in modo relativamente semplice grazie all’esistenza di metodi comprovati e raccomandazioni specifiche. Le linee guida illustrano cosa è importante in tutte le fasi, dalla pianificazione alla produzione fino alla diffusione. Le utenti e gli utenti imparano così:
– a coinvolgere i gruppi target, come le persone con un passato migratorio o quelle colpite da povertà, e perché questo è fondamentale; – quali fattori influenzano il budget; – come i video e gli audio facilitano la comprensione delle informazioni; – quali elementi vanno tenuti in considerazione quando si progettano siti web e app; – come funziona la lingua semplice e qual è il suo obiettivo; – quando è utile realizzare traduzioni nelle prime lingue della popolazione migrante; – come presentare la diversità abbandonando i cliché; – attraverso quali canali le informazioni raggiungono il gruppo target.

La guida, scaricabile in formato PDF (vedi riquadro), fornisce una panoramica succinta. Se desiderate approfondire un punto in particolare, troverete i link a fonti dettagliate e indicazioni sulle possibilità di consulenza. Una checklist vi aiuta a non dimenticare nulla. «Vogliamo fornire ai professionisti uno strumento pratico che riunisca le conoscenze sul tema», spiega Katharina Liewald. La guida si rivolge sia ai professionisti che già padroneggiano l’argomento, sia a chi lo conosce meno bene.
Lo sforzo vale la pena, come confermano sette esperti citati nella guida. Angelika Hayer della Società Svizzera di Nutrizione racconta come si è arrivati alla creazione di un dépliant multilingue in collaborazione con persone chiave di diversi Paesi d’origine. Il risultato: «Un autentico vantaggio per una maggiore accettazione e vicinanza al gruppo target». Se gli operatori sanitari e le persone colpite dalla povertà comunicano più spesso, la comprensione reciproca aumenta, afferma Perry Proellochs dell’organizzazione ATD Fourth World.
Adrian Kammer, responsabile della sezione Informazione sanitaria e campagne dell'UFSP, sottolinea: «Promuoviamo le pari opportunità nel campo della salute attraverso una comunicazione inclusiva». Ogni persona deve avere la possibilità di migliorare e preservare la propria salute, a prescindere dalle conoscenze linguistiche, dal livello di istruzione e dal reddito. «La nostra responsabilità in quanto professionisti è creare un accesso equo alle informazioni», aggiunge Katharina Liewald, esperta della CRS. Inoltre, le informazioni sulla salute facili da capire rappresentano in definitiva un vantaggio per tutti.

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